San Marco in Lamis ha celebra nei giorni scorsi l’80° anniversario della nascita di Filippo Pirro, artista e poeta.
In occasione dell’80° anniversario dalla nascita di Filippo Pirro (lo scorso 28 settembre), artista e poeta nativo di San Marco in Lamis, la cittadina ha reso omaggio alla sua eredità culturale con una giornata ricca di emozioni e riflessioni. La celebrazione, promossa dalla famiglia Pirro e supportata da numerose associazioni culturali e l’amministrazione comunale, ha visto la partecipazione calorosa di cittadini e personalità del mondo dell’arte e della cultura.
Un bimbo nello Scalone: il ritorno alle origini.
Il primo momento della commemorazione ha avuto luogo nel cuore del centro storico, presso Lo Scalone – oggi via Michele De Bellis – dove si erge la casa natale dell’artista. Qui è stata svelata un’epigrafe in marmo che celebra la sua figura, adornata con una xilografia di Pirro e alcuni versi tratti dalla sua poesia “Lo Scalone”. Tra i presenti, il figlio Antonio Pirro ha condiviso ricordi personali del padre, evocando l’immagine di un giovane Filippo che, bambino, disegnava con la carbonella sui muri della via, già allora immerso nella sua fervida immaginazione artistica.
Le parole del sindaco Michele Merla hanno sottolineato il valore della memoria e l’importanza di mantenere viva la figura di personalità come Pirro, che tanto hanno dato al patrimonio culturale locale. Anche l’assessore alla Cultura Meriligia Nardella, profondamente commossa, ha ricordato Filippo Pirro, che conobbe fin dall’infanzia, raccontando di un monile realizzato dall’artista quando entrambi erano bambini.
Arte, poesia e musica: un omaggio a tutto tondo.
La giornata è proseguita con un secondo appuntamento presso il Circolo Arci Neruda – Artefacendo Lab, dove si è svolta una serie di interventi dedicati all’opera di Pirro. Tra i relatori, Raffaele Cera, Gianfranco Piemontese, Luigi Ianzano e Gian Pasquale La Riccia, che hanno esplorato le diverse sfaccettature della produzione artistica e poetica di Pirro, definito un “vulcanico e magnifico” artista.
Gianfranco Piemontese ha parlato del periodo in cui Pirro iniziò a coniugare la sua arte con la natura, dando vita al Sentiero dell’Anima, un parco artistico-ambientale in cui opere scultoree dialogano con il paesaggio naturale del Gargano. L’analisi è poi proseguita con l’approfondimento delle sue celebri porte bronzee per la Cattedrale di Ariano Irpino, in cui le forme contemporanee si mescolano a richiami artistici classici come quelli di Van Gogh.
Luigi Ianzano ha invece analizzato la poesia dialettale di Pirro, evocando un legame profondo con la cultura e la tradizione del Gargano, mentre Gian Pasquale La Riccia ha offerto un ritratto di Pirro poeta in lingua italiana, capace di mescolare nostalgia e sperimentalismo stilistico. Carla Bonfitto ha posto l’accento sulla sua narrativa, evidenziando il viaggio attraverso la parola e il costante richiamo alle origini del poeta, sottolineando l’importanza della sua eredità per le generazioni future.
Un artista completo: pittura, scultura e musica.
Non tutti sanno che Filippo Pirro fu anche un musicista autodidatta. Claudio Bonfitto, in un’analisi affascinante, ha presentato la sua produzione musicale, che spazia dai canti sacri ai componimenti ironici e satirici. L’omaggio alla sua musica si è concluso con la magnifica interpretazione di tre composizioni da parte del baritono Fernando Napolitano e del pianista Angelo Gualano, regalando ai presenti un momento di grande emozione.
Un’eredità che continua a vivere.
Filippo Pirro è stato un artista poliedrico, capace di lasciare un’impronta indelebile in ogni forma d’arte a cui si è dedicato. “Sognate!”, ha esortato Carla Bonfitto, richiamando uno dei messaggi più profondi dell’artista, che credeva nella forza dei sogni e nella loro capacità di plasmare la realtà.
Le opere di Pirro, molte delle quali ancora custodite dalla sua famiglia, sono destinate a continuare a ispirare e a sorprendere, come un tesoro culturale che appartiene non solo a San Marco in Lamis, ma all’intero patrimonio artistico nazionale.
La carrellata fotografica (scatti di Luigi Ciavarella):