Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex-deputato e dell’ex-assessore regionale Angelo Cera relativamente ai disagi di personale e logistici che si registrano presso l’Ospedale “Umberto I” di San Marco in Lamis.
Cera scrive all’assessore alla sanità della Puglia Rocco Palese chiedendo lumi sul presunto accorpamento tra Hospice e RSA.
Ecco la nota di Cera.
Qualche minuto fa ho scritto all’Assessore Rocco Palese che ringrazio di avermi già scritto e per il Suo interessamento alla vicenda.
Gli ho scritto cosi:
Caro Rocco,
Ti rubero’ solo qualche minuto del tuo tempo per sollevarti un problema relativo il PtA di San Marco in Lamis.
Il PtA è stato inaugurato nel dicembre 2018 ed è costituito da RsA, Hospice e modulo Alzheimer.
Ieri sono venuto a conoscenza che dal 1 luglio l’RSA e l’Hospice verranno accorpati con la conseguenza di una riduzione dei posti letto e il blocco dei ricoveri, creando un disservizio per i cittadini.
I suddetti servizi fino a qualche ora fa, hanno funzionato alla perfezione con il sacrificio di tutti, utilizzando anche operatori, parlo di quelli in servizio presso Sanitaservice che hanno sopperito alla mancanza di OSS. Da qualche giorno, invece, la ASL FG ha deciso che in carenza di dette figure e nelle more della loro assunzione, gli operatori che già da qualche anno lavoravano presso questi servizi non potranno più farlo, con la conseguenza che sopra ho descritto: accorpamento e blocco dei ricoveri.
Se a questo, poi, ci aggiungiamo le ferie estive, non si riuscirà nemmeno a coprire i turni.
Caro Rocco, sai bene, dapprima come consigliere e dopo come assessore regionale, quanto abbia difeso il presidio ospedaliero del mio paese per questioni ben più gravi, ma oggi, vederlo annaspare per una questione di lana caprina mi sembra davvero una assurdità. E allora ti chiedo, per quale motivo non si possa continuare a tenere in vita dei servizi con quelli stessi operatori, in attesa che vengano assunti gli OSS e inviato presso i PTA il personale mancante? È un periodo difficile per tutti, cerchiamo almeno noi, parlo della classe politica, di non creare ulteriori problemi alla gente!
Fraternamente, Angelo Cera