Ha avuto luogo nei giorni scorsi presso la Fondazione “Angelo e Pasquale” Soccio di San Marco in Lamis un evento unico nel suo genere, che mira a valorizzare il dialetto sammarchese e garganico.
La cultura e le radici linguistiche sono tesori preziosi da preservare e valorizzare. È con questo spirito che si è tenuta, presso l’Università del Salento, la conferenza intitolata “Il dialetto sammarchese alla luce della linguistica moderna”, curata dalla dottoressa Angela Pia Massaro. L’evento ha rappresentato un’opportunità unica per esplorare e approfondire la ricchezza del dialetto sammarchese attraverso il prisma della linguistica contemporanea.
La conferenza è stata introdotta da Mario Ciro Ciavarella Aurelio, il quale ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti e ha sottolineato l’importanza di studiare e preservare le radici linguistiche delle nostre comunità locali. Successivamente, la dottoressa Angela Pia Massaro ha guidato i presenti attraverso i risultati delle ultime ricerche linguistiche riguardanti il dialetto sammarchese, offrendo una panoramica esaustiva e approfondita sullo stato attuale degli studi in materia. A fare gli onori di casa l’assessore alla cultura Meriligia Nardella.
Durante l’incontro, sono intervenuti anche illustri ospiti, tra cui l’assessore alla cultura Meriligia Nardella, il quale ha espresso il suo sostegno e il suo apprezzamento per l’importanza della salvaguardia del patrimonio linguistico locale. Inoltre, hanno preso la parola alcuni poeti della “La Puteca”, tra cui Tonino Villani, Michele Totta e Pierino Villani, i quali hanno condiviso le proprie esperienze e riflessioni sul dialetto sammarchese, arricchendo ulteriormente il dibattito con il loro contributo artistico e culturale.
L’evento ha rappresentato un momento di incontro e di dialogo prezioso per la comunità, offrendo l’opportunità di approfondire la conoscenza e l’apprezzamento del proprio patrimonio linguistico e culturale. Grazie alla dedizione e all’impegno dei partecipanti, la conferenza su “Il dialetto sammarchese alla luce della linguistica moderna” ha contribuito a promuovere la consapevolezza e il rispetto delle tradizioni linguistiche locali, preservando così un prezioso patrimonio per le generazioni future.
Foto di Luigi Ciavarella.