Di Fiore, Stanco o un terzo pretendente? La Campagna Elettorale per le Elezioni Comunali entra nel vivo a Rignano Garganico.
Il sindaco uscente Luigi Di Fiore, anche se non ufficialmente, ha fatto capire che si rimetterà in gioco e proverà a farsi riconfermare come primo cittadino di Rignano Garganico nel 2022. Dall’altra parte si fa strada lo sfidante Matteo Stanco, dipendente di Sanitaservice, che starebbe raccogliendo attorno a sé gli scontenti di maggioranza e di opposizione.
La sfida, però, potrebbe diventare a tre, se si concretizzerà l’accordo tra alcuni imprenditori ed esponenti di gruppi civici che nei prossimi giorni si incontreranno nella piana sottostante il più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano per decidere sul da farsi.
Qualche giorno fa avevamo anticipato la crisi amministrativa, che non si è finora concretizzata e che pare si trovi in una situazione di stand-by, in attesa di chiarimenti tutti interni alla maggioranza che sorregge il sindaco Di Fiore.
Fatto sta ad oggi i pretendenti sembrerebbero solo 2: da una parte Di Fiore, che godrebbe della simpatia e dell’appoggio del vice-presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, dall’altra Stanco, che godrebbe della sua capacità innata di penetrazione nel tessuto sociale del piccolo comune garganico.
I due, tuttavia, sono ben visti dalla popolazione, ma non convincono e non entusiasmano chi vuole investire sul territorio e sono di fatto bloccati da vecchie logiche localistiche. Questi ultimi si vedono “stoppare” da vecchi vizi dei soliti politicanti locali, che non hanno mai permesso lo sviluppo economico-occupazionale del territorio.
Tornado a Di Fiore e Stanco, entrambi devono dimostrare di essere autonomi e di essere dei veri leader nei rispettivi gruppi. Di Fiore sembra troppo condizionato dal suo gruppo di appartenenza, la civica “Rignano che vorrei” (dovrebbe iniziare a ragionare da leader di coalizione, ora l’esperienza se l’è fatta), mentre Stanco sembra essere troppo vicino alle posizioni di vecchi politici, per i quali è sicuramente giunta l’ora della pensione (non solo quella dell’INPS, che già percepiscono da tempo).
Anche per i motivi detti finora non è esclusa la nascita di una terza coalizione, che prenderebbe i migliori elementi dell’uno e dell’altro gruppo, puntando ad un rinnovamento quasi generale dell’attuale quadro politico.
L’Amministrazione Comunale cadrà anticipatamente? Chi lo sa. Nessuno vuol passare per traditore.
E allora quando si vota? Nella prossima primavera-estate o in autunno, Pandemia Covid permettendo.
Continuate a seguirci 🙂 per ulteriori sviluppi della vicenda.