Presentato oggi un volume in vernacolo sammarchese di Tonino Villani presso la Biblioteca Comunale: J’òje, Jére, e ll’atu Jére. Ad organizzare l’evento culturale è stata La Puteca – Officina degli Autori Dialettali Sammarchesi, in collaborazione con la Pubblica Amministrazione.
La raccolta di Villani si compone ci una settantina di poesie nel dialetto tipico di San Marco in Lamis. Il libro, stampato dai tipi del Centro Editoriale San Marco, si compone di 100 pagine. La foto di copertina è di Luigi Ciavarella, mentre la prefazione è stata curata dal preside Raffaele Cera.
L’opera in vernacolo di Tonino è stata presentata solo oggi per via della Pandemia Covid, ma in realtà è stata ideata e stampata nel 2020.
Alla presentazione del volume hanno preso parte l’autore e lo stesso Cera. Tre prose sono state recitate da Villani, mentre una decina da cultori dialettali, scrittori e artisti del posto, tra cui Matteo Coco, Michele Giuliani (Mikalet), Pinuccio La Porta, Pierino Villani, Mario Ciro Ciavarella, Michele Totta e Luigi Ianzano (tutti membri della Puteca). Ha moderato i lavori in maniera impeccabile l’esperto Mario Ciro Ciavarella.
Iannacone ha musicato in diretta per l’occasione ben tre prose, contenute in un apposito CD.
Ma chi è Tonino Villani?
L’autore è nato a San Marco in Lamis 72 anni fa da madre casalinga e da padre operaio. La sua passione per il vernacolo l’ha scoperta fin da giovane, ma solo nel 2015 ha deciso di pubblicare la sua prima raccolta (Parleme, edita da La Puteca); nel 2019 ha contribuito alla realizzazione del disco “Retratte pajesane” con Ciro Iannacone. Mentre ancor prima aveva composto con Mikalet “Pajese che aspitte”, cantata da Michela Parisi.
Un libro assolutamente da leggere e ovviamente da acquistare.