Dopo la vetrina, ora la presentazione in pompa magna per il volume “Come da un sussurrante alveare sciamarono / Pagine sparse”, ultima e poderosa fatica di Michele Galante. Lo sarà Venerdì, 5 maggio, alle ore 18, 30, nell’accogliente Auditorium della Biblioteca Comunale, posto al II piano del moderno e centrale Palazzetto della Cultura, ubicato in Piazza Carlo Marx 1.
A promuovere l’incontro ci ha pensato l’Amministrazione Comunale unitamente alla sezione locale dell’ANPI, presieduta da Vincenzo Villani. Il libroforum, oltre alla presenza dell’autore, si avvarrà del coordinamento di Geppe Inserra, giornalista di lungo corso e presidente provinciale dell’Auser . Sodalizio, quest’ultimo, che ha un seguito ed attivo riferimento associativo in loco, in massima parte composto da giovani impegnati in ogni campo del sociale e della cultura.
Così la scaletta degli interventi: Michele Merla, sindaco della città; Rossella Palmieri, docente dell’Università di Foggia; Daniele Stasi, docente della medesima Università. Come si è già scritto, non siamo di fronte al solito libro importante scritto da un soggetto altrettanto importante, come il Galante, scrittore e politico di lungo corso, ma da un insieme di temi sociali, letterari e politici, che suscitano interesse ed attenzione ancora oggi che di acqua sotto i ponti ne è passata a iosa.
Il riferimento è al Brigantaggio, considerato non fenomeno criminale, ma sociale, alla tassazione – Dazio sui consumi della povera gente, al fascismo ed antifascismo e a mo’ di esempi personaggi che hanno reso illustre la Capitanata nei loro rispettivi campi intervento: Giuseppe Di Vittorio nella politica e nel sindacato e Pasquale Soccio nella cultura, quale sommo filosofo, letterato e storico.
Il contenuto del libro, tuttavia, è già di dominio pubblico, grazie anche a quei lettori che lo hanno avuto in mano e letto in anteprima, dando rilievo e commentando in positivo i vari passaggi. Ora si spera (da qui la necessità della presentazione odierna) che sia diffuso con gli acquisti nelle librerie da parte del grosso pubblico.
Ce lo si aspetta perché dallo stesso emergerebbe una certa”sammarchesità” e modi di essere del sammarchese medio, ben individuata dal Soccio nel suo “Gargano Segreto”. Non a caso il titolo stesso di esso è tratto dalla sunnominata prosa poetica del cantore garganico. Buon libroforum!